(FIRENZE CENTRO – Via dei Bardi 58r)

Il Golden View è uno storico locale con vista su Ponte Vecchio.che propone raffinati piatti di pesce e ispirati alla tradizione toscana.

RISTORANTE GOLDEN VIEW

Il Golden View si affaccia sull’Arno con vista su Ponte Vecchio e gli Uffizi ed è realizzato dell’architetto Nicola Maggiaioli.

Il proprietariodel Golden View è Tommaso Grasso un imprenditore giovane che possiede il ristorante da quasi vent’anni. Si tratta di una personalità poliedrica, che oltre all’interesse per la cucina, è promotore di concerti di musica jazz e mostre d’arte, nonché appassionato di vini. Il suo impegno per il territorio è testimoniato inoltre dalle numerose opere filantropiche realizzate in collaborazione con enti locali e fondazioni di Firenze.

La sensibilità umana e passione per il territorio di Tommaso Grasso riecheggiano eloquenti nella filosofia, nella cura dei dettagli e nella selezione etica delle materie prime che contraddistinguono il ristorante Golden View.

MENÚ DI GOLDEN VIEW

La cucina del Golden View è coordinata da un team di esperti tra cui lo chef Paolo Secci, il sommelier Paolo Miano e il gastronomo Steven Baldini. Q

uest’ultimo per l’occasione illustra con grande affabilità un’ampia gamma e di salu

mi e prosciutti tagliati a mano e formaggi italiani e internazionali scelti meticolosamente per offrire solo prodotti veramente territoriali e altissima qualità.

Il laboratorio di arte bianca mette a disposizione per il ristorante pane e focacce dal carattere unico, ottenuti da mix di farine biologiche e lunghe lievitazioni, realizzati esclusivamente con lievito madre.

Il menù del Golden View è curato dallo Chef Paolo Secci, che si destreggia abilmente sia con originali piatti di terra che di mare, dai sapori freschi e genuini e ottenuti con materie prime selezionati con criteri etici. La cucina dello Chef Paolo Secci dà vita a piatti sinceri e appassionanti che coniugano magistralmente territorialità e semplicità con inconsueta eleganza.

Tra i protagonisti del menù del Golden View troviamo prodotti ittici siciliani e mediterranei freschi di prima qualità che si possono anche ammirare dalle vetrate esterne del Golden View. Tra questi troviamo i famosi gamberi rossi di Mazara e il gambero viola, selezioni di ostriche pregiate, scampi, mazzancolle, tonno rosso, ricciola, salmone, storione.

Tra i primi consigliati del Menù del Golden View troviamo i delicati Gnocchetti di patate alla nipitella fatti in casa su spuma di porcini e porcini tostati, molto interessanti anche Linguine del pastificio Mancini alle vongole veraci, zucchine fiorentine e caviale Calvisius, oppure le Pappardelle allo scoltellato di manzo brado della Maremma e melanzane al funghetto.

Tra i secondi si può lasciarsi deliziare dalle bistecche di razza Maremmana e Fassona, passando dal piccione d’Anjou’ al  fegato di vitella, oppure il delizioso  Storione in crosta con asparagi saltati e salsa di soya al ginger. Da scoprire assolutamente anche il Pesce scelto direttamente al banco fatto al sale o all’acqua pazza.

CARTA DEI VINI DEL GOLDEN VIEW

La cantina, la carta dei vini e gli eventi interni ed esterni del Golden View sono curati dal “sommelier narratore” Paolo Miano. La proposta dei vini da lui realizzata è sicuramente una delle più interessanti di Firenze, e contempla oltre 8000 etichette, custodite nella cantina storica del 1400’ in Via dei Bardi e in una cantina refrigerata visibile in vetrina in grado di gestire temperature e umidità specifiche.

Tra le etichette del Golden View si possono contare sia innumerevoli annate storiche di molte tra le più importanti icone dell’enologia toscana e italiana, ma anche vini artigianali di piccole aziende, selezionate personalmente con grandissima cura da Paolo Miano per accompagnare il menù del Golden View.

Tra le etichette di grande interesse tra i vini del Golden View troviamo sia una ampia selezione di annate dei grandi “Super Tuscans” (Sassicaia, Ornellaia, Solaia, Tignanello) insieme a quelle dei “Brunelli” (Biondi Santi, Soldera, Poggio di Sotto), ma anche originali proposte da zone meno note come Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda e Vermentino della Corsica.

Scelte molto convincenti quelle di Paolo Miano, che riescono a soddisfare sia i consumatori in cerca degli immancabili vini classici sia quelli che ricercano un approccio glocal: sempre più curiosi di scoprire vini e vitigni autoctoni che siano autentiche espressioni territoriali.